Le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026: Il palcoscenico italiano tra tradizione e visioni future

Gli occhi del mondo sportivo sono puntati sull'Italia, che si prepara a ospitare i XXV Giochi Olimpici Invernali. Con il nome ufficiale di "Milano-Cortina 2026", i Giochi si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026 e promettono un'affascinante miscela di tradizione, innovazione e ospitalità italiana. Questo evento segna un capitolo significativo nella ricca storia olimpica dell'Italia e pone il Paese di fronte alla sfida di soddisfare le moderne esigenze di sostenibilità e lascito (legacy).

I Giochi Invernali 2026: Un faro di ispirazione in Italia

L'assegnazione dei Giochi a Milano e Cortina d'Ampezzo è avvenuta il 24 giugno 2019 durante la 134ª sessione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) a Losanna. La candidatura italiana si è imposta con 47 voti contro quella di Stoccolma-Åre (Svezia), che ne ha ottenuti 34. Per l'Italia è la quarta volta che ospita i Giochi Olimpici e la terza volta che i Giochi Invernali si tengono nel Paese, dopo Cortina d'Ampezzo 1956 e Torino 2006.

Introduzione e dati principali

Il motto ufficiale dei Giochi è "IT's Your Vibe" (È la tua atmosfera/il tuo feeling). È stato volutamente concepito in modo dinamico e inclusivo per rappresentare l'energia, la passione e la connessione dei Giochi, rendendo ogni individuo – atleti, spettatori e partecipanti – protagonista dell'esperienza olimpica. Questa scelta sottolinea il tentativo di promuovere un'ampia accettazione e un grande entusiasmo da parte del pubblico. Date le controversie spesso associate ai Giochi Olimpici riguardo a costi e impatti ambientali, che sono state sollevate anche per Milano-Cortina 2026 già in fase preliminare, un messaggio di marca così inclusivo appare come una mossa strategica per creare un sentimento di base positivo e unire la popolazione dietro il grande evento.

Come ambasciatori dei Giochi fungono le mascotte Tina e Milo, una coppia di fratelli ermellini italiani, i cui nomi derivano dalle principali sedi di gara, Cortina e Milano. Tina è la mascotte dei Giochi Olimpici, Milo quella dei Giochi Paralimpici. Disegnati da studenti e scelti tramite una votazione pubblica, simboleggiano giocosità e curiosità. Anche in questo caso si manifesta l'intento di rendere i Giochi accessibili e partecipativi.

Si prevede che circa 2.900 atleti si contenderanno l'oro, l'argento e il bronzo olimpico in 116 eventi a medaglia in otto sport (16 discipline). Al termine dei Giochi Olimpici, dal 6 al 15 marzo 2026, si svolgeranno i Giochi Paralimpici Invernali. Qui sono attesi circa 600 atleti in 79 eventi a medaglia in sei sport.

L'importanza del ritorno in Italia

La nuova edizione dei Giochi Olimpici in Italia riveste una grande importanza nazionale e internazionale. Il Paese può vantare un ricco passato olimpico, che ha lasciato tracce significative con i Giochi Invernali di Cortina d'Ampezzo 1956 e Torino 2006, nonché con i Giochi Estivi del 1960 a Roma. Questa esperienza storica crea grandi aspettative, ma offre anche una solida base di conoscenze e infrastrutture.

Milano-Cortina 2026 è vista come un'opportunità per presentare le capacità organizzative dell'Italia, il suo patrimonio culturale e la sua dinamicità moderna sulla scena globale. I Giochi dovrebbero fungere da motore per la crescita, la promozione del turismo e lo sviluppo infrastrutturale. Allo stesso tempo, Milano-Cortina 2026 opera in un contesto globale notevolmente cambiato rispetto agli ultimi Giochi in Italia. I 70 anni trascorsi da Cortina 1956 e i 20 da Torino 2006 hanno portato a un'osservazione pubblica e mediatica più attenta su aspetti come la sostenibilità, il controllo dei costi e il beneficio a lungo termine di tali grandi eventi. L'esplicito allineamento dei Giochi ai principi dell'Agenda Olimpica 2020 del CIO evidenzia questo mutato profilo di requisiti. L'Italia deve quindi non solo ricollegarsi ai successi passati, ma anche dimostrare di poter organizzare i Giochi in linea con le moderne aspettative di una pianificazione e realizzazione responsabile. Questo rende Milano-Cortina 2026 un importante banco di prova per l'attuazione di queste nuove norme olimpiche in una nazione con una lunga tradizione negli sport invernali.

Milano-Cortina 2026 – Dati principali

Caratteristica	Dettaglio
Nome ufficiale	XXV Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026
Date Olimpiadi	6 febbraio – 22 febbraio 2026
Date Paralimpiadi	6 marzo – 15 marzo 2026
Sedi/Regioni ospitanti	Milano, Cortina d'Ampezzo, Valtellina, Val di Fiemme, Verona
Motto	IT's Your Vibe
Mascotte (Nome e specie)	Tina & Milo (Ermellini)
Atleti Olimpici attesi	ca. 2.900
Eventi a medaglia Olimpici	116
Atleti Paralimpici attesi	ca. 600
Eventi a medaglia Paralimpici	79

Sedi di gara e impianti sportivi: Un viaggio attraverso il Nord Italia

I Giochi Invernali del 2026 sono i primi ad essere ufficialmente ospitati congiuntamente da due città – Milano e Cortina d'Ampezzo. Le competizioni, tuttavia, si distribuiscono su un'area molto più vasta del Nord Italia, comprendendo le regioni Lombardia e Veneto, nonché le province autonome di Trento e Bolzano (Alto Adige). Questo modello decentralizzato riflette l'intento di utilizzare le infrastrutture esistenti e di radicare i Giochi in regioni con una forte tradizione negli sport invernali.

I cluster di gara in sintesi

Le sedi di gara sono suddivise in diversi cluster, ognuno dei quali ospita discipline sportive specifiche:

Cluster di Milano (Lombardia): Il cuore degli sport su ghiaccio.

Stadio San Siro: Sede della cerimonia di apertura. Capacità: 75.817. Stato: Esistente. La scelta di questo iconico stadio di calcio promette una scenografia spettacolare, ma comporta anche sfide nell'adattamento alle esigenze di una cerimonia olimpica.
PalaItalia Santa Giulia (Milano Santagiulia Ice Hockey Arena): Hockey su ghiaccio (partite del girone preliminare maschile, finali maschili e femminili). Capacità: 16.000. Stato: Nuova costruzione. Questa arena, in costruzione nel quartiere milanese di Santa Giulia, è una delle poche nuove strutture permanenti realizzate per i Giochi.
Milan Ice Park (Fiera Milano Rho): Hockey su ghiaccio (partite del girone preliminare maschile e femminile), pattinaggio di velocità. Capacità: 12.000 (hockey), 6.500 (pattinaggio di velocità). Stato: Esistente con tribune temporanee. L'utilizzo di padiglioni fieristici esistenti è un esempio del tentativo di ridurre i costi e pianificare in modo più sostenibile.
Mediolanum Forum (Milano Ice Skating Arena), Assago: Pattinaggio di figura, short track. Capacità: 12.700. Stato: Esistente.

Cluster di Cortina (Veneto): Focus su sci alpino, bob, slittino, skeleton e curling.

Olimpia delle Tofane (Tofane Alpine Skiing Centre): Sci alpino femminile. Capacità: 1.000 (tribuna principale). Stato: Esistente.
Cortina Sliding Centre (Pista Olimpica Eugenio Monti): Bob, slittino, skeleton. Capacità: Non definita. Stato: Esistente, ristrutturazione/nuova costruzione. Questa pista storica è oggetto di notevoli controversie e ritardi, che hanno portato a considerare persino Lake Placid (USA) come sede alternativa. La decisione di ricostruire la pista a Cortina, nonostante i costi elevati e le preoccupazioni ambientali, evidenzia la tensione tra prestigio nazionale, il desiderio di progetti di lascito locali e le direttive del CIO su efficienza dei costi e sostenibilità.
Stadio Olimpico del Ghiaccio (Cortina Curling Olympic Stadium): Curling. Capacità: 7.000. Stato: Esistente (sede dei Giochi del 1956). Qui si terrà anche la cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi.
Anterselva (Südtirol Arena, Trentino-Alto Adige): Biathlon. Capacità: 9.000. Stato: Esistente. Anterselva è una consolidata sede di Coppa del Mondo e necessita di pochi adeguamenti.

Cluster della Valtellina (Lombardia): Sede degli eventi di sci e snowboard freestyle, nonché dello scialpinismo.

Pista Stelvio, Bormio: Sci alpino maschile, scialpinismo. Capacità: Non definita. Stato: Esistente.
Livigno: Snowboard, sci freestyle in vari park (Mottolino, Sitas-Tagliede, Carosello 3000). Capacità: Non definita. Stato: Esistente.

Cluster della Val di Fiemme (Trentino-Alto Adige): Centro delle discipline nordiche.

Stadio del fondo di Tesero (Fabro Canal Cross Country Stadium): Sci di fondo, combinata nordica. Capacità: 50.000. Stato: Esistente.
Stadio del salto di Predazzo (Giuseppe Dal Ben Ski Jumping Stadium): Salto con gli sci, combinata nordica. Capacità: Non definita. Stato: Esistente.

Verona (Veneto):

Arena di Verona: Cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici e cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici. Capacità: 20.000. Stato: Esistente (anfiteatro storico). L'utilizzo di questo antico simbolo conferisce alle cerimonie una profondità storica e culturale unica, ma pone anche particolari esigenze in termini di logistica, sicurezza e moderna tecnologia di trasmissione.

Il modello decentralizzato dei Giochi, che consente l'utilizzo di impianti esistenti in regioni specializzate negli sport invernali e risponde quindi all'Agenda 2020, comporta inevitabilmente una maggiore complessità logistica. Il coordinamento di trasporti, alloggi e sicurezza su un'area così vasta, dove ad esempio la distanza tra Milano e Cortina richiede un tempo di viaggio considerevole, rappresenta una grande sfida. Questa distribuzione potrebbe anche portare a una diffusione dell'"atmosfera olimpica", solitamente concentrata, e potenzialmente a impatti economici o oneri diseguali per le diverse regioni ospitanti, rappresentando un allontanamento dal modello di una singola sede.

Sostenibilità degli impianti sportivi: Nuovi, Esistenti, Temporanei

Un principio fondamentale di Milano-Cortina 2026 è la sostenibilità, in particolare nella scelta e nell'utilizzo degli impianti sportivi. In linea con gli obiettivi dell'Agenda Olimpica 2020, l'accento è posto sull'uso di strutture esistenti o temporanee per ridurre i costi e minimizzare l'impatto ambientale. Delle 25 sedi totali, 19 sono già esistenti, due sono di nuova costruzione e quattro sono temporanee. Altre fonti parlano di 13 sedi di gara su 14 o 11 su 13 (85%) che sono già esistenti o temporanee. Le principali nuove costruzioni permanenti sono il PalaItalia Santa Giulia a Milano e il controverso Cortina Sliding Centre. Il Milan Ice Park nei padiglioni della Fiera di Rho è un esempio di riutilizzo intelligente di strutture esistenti attraverso aggiunte temporanee per il pattinaggio di velocità e l'hockey su ghiaccio.

Cluster di gara e discipline sportive

Cluster	Sedi principali	Sport olimpici	Stato dell'impianto sportivo
Milano	Stadio San Siro	Cerimonia di apertura	Esistente
	PalaItalia Santa Giulia	Hockey su ghiaccio (finale)	Nuova costruzione
	Milan Ice Park (Fiera Milano Rho)	Hockey su ghiaccio (preliminari), Pattinaggio di velocità	Esistente (temporaneo)
	Mediolanum Forum, Assago	Pattinaggio di figura, Short Track	Esistente
Cortina	Olimpia delle Tofane	Sci alpino (donne)	Esistente
	Cortina Sliding Centre	Bob, Slittino, Skeleton	Ristrutturazione/Nuova costruzione
	Stadio Olimpico del Ghiaccio	Curling; Cerimonia di chiusura Paralimpiadi	Esistente
	Anterselva (Südtirol Arena)	Biathlon	Esistente
Valtellina	Pista Stelvio, Bormio	Sci alpino (uomini), Scialpinismo	Esistente
	Livigno (Mottolino, Sitas-Tagliede, Carosello 3000)	Snowboard, Sci freestyle	Esistente
Val di Fiemme	Stadio del fondo di Tesero	Sci di fondo, Combinata nordica	Esistente
	Stadio del salto di Predazzo	Salto con gli sci, Combinata nordica	Esistente
Verona	Arena di Verona	Cerimonia di chiusura Olimpiadi; Cerimonia di apertura Paralimpiadi	Esistente

Sport e competizioni: La tradizione incontra l'innovazione

Il programma sportivo di Milano-Cortina 2026 promette un'emozionante miscela di discipline invernali consolidate e novità entusiasmanti, che preservano la tradizione dei Giochi e allo stesso tempo portano nuovi impulsi.

Il programma sportivo

In totale sono previsti 116 eventi a medaglia in otto sport e 16 discipline. Ciò significa un aumento di sette competizioni e una disciplina rispetto ai Giochi di Pechino 2022. Il programma comprende i seguenti sport con il rispettivo numero di eventi a medaglia: Sci alpino (10), Biathlon (11), Bob (4), Sci di fondo (12), Curling (3), Pattinaggio di figura (5), Sci freestyle (15), Hockey su ghiaccio (2), Slittino (5), Combinata nordica (3), Short track (9), Skeleton (3), Salto con gli sci (6), Scialpinismo (3), Snowboard (11) e Pattinaggio di velocità (14).

Nuove discipline ed eventi a medaglia

Una delle novità più significative è l'inclusione dello scialpinismo (noto anche come "Skimo") come sport opzionale nel programma olimpico. Questa disciplina, particolarmente popolare nelle regioni alpine, sarà rappresentata da tre eventi a medaglia: sprint maschile, sprint femminile e una staffetta mista. L'inclusione dello scialpinismo sottolinea l'impegno del CIO a integrare sport con un forte legame regionale con la sede ospitante e un'alta attrattiva per un pubblico più giovane. È un esempio di come i paesi ospitanti possano, attraverso la scelta di sport opzionali, plasmare il programma e valorizzare i propri punti di forza locali, aumentando l'impegno sul territorio e potenzialmente le possibilità di medaglia per la squadra di casa.

Altri nuovi eventi a medaglia includono:

Sci freestyle: Dual Moguls (gobbe in parallelo) per uomini e donne.
Slittino: Doppio femminile (sostituisce una gara di doppio open, creando così competizioni separate per doppi maschili e femminili).
Skeleton: Gara a squadre miste.
Salto con gli sci: Individuale femminile dal trampolino grande.

In cambio, la gara a squadre miste parallela di sci alpino verrà rimossa dal programma. La combinata alpina passerà da un formato individuale a uno a squadre di due persone (combinata alpina a squadre maschile e femminile). Anche nel salto con gli sci a squadre e nella combinata nordica si passerà a squadre di due persone. Un cambiamento significativo in termini di parità di genere è che le donne nello sci di fondo percorreranno per la prima volta le stesse distanze degli uomini.

Questi adeguamenti, in particolare l'aumento delle competizioni miste e il rafforzamento delle gare femminili come il salto dal trampolino grande o le stesse distanze nello sci di fondo, riflettono una chiara tendenza verso la parità di genere. I Giochi di Milano-Cortina 2026 mirano a diventare i Giochi Invernali più equilibrati della storia, con una quota femminile del 47% dei posti disponibili. Questo non è solo un dato statistico, ma un segnale chiaro della continua modernizzazione del Movimento Olimpico e del suo adattamento agli sviluppi sociali.

Un altro aspetto importante per gli appassionati di hockey su ghiaccio è il previsto ritorno dei giocatori della National Hockey League (NHL). Dopo la loro assenza nelle ultime due edizioni dei Giochi Invernali, la loro partecipazione aumenterebbe significativamente la qualità, il numero di star e l'attenzione globale del torneo di hockey maschile, restituendo a uno degli eventi di punta dei Giochi Invernali il suo antico splendore.

Calendario provvisorio e momenti salienti

Le competizioni inizieranno già il 4 febbraio 2026, due giorni prima della cerimonia di apertura ufficiale, con le fasi preliminari di curling, pattinaggio di figura e sci freestyle. La cerimonia di apertura è prevista per il 6 febbraio 2026, mentre quella di chiusura per il 22 febbraio 2026.

Il calendario provvisorio mostra un programma fitto. Il 10 febbraio è evidenziato come particolarmente intenso, con eventi a medaglia e competizioni in dieci diverse discipline. Nell'ultimo giorno (22 febbraio), sono in programma, tra le altre, le finali per la medaglia d'oro dell'hockey maschile e del curling femminile, nonché le finali della 50 km di sci di fondo femminile e del bob a quattro maschile.

Nuovi sport e competizioni 2026

Disciplina sportiva	Nuova gara/disciplina	Breve descrizione/Significato
Scialpinismo	Debutto olimpico (Sprint M/F, Staffetta mista)	Nuovo sport opzionale, popolare nelle regioni alpine, si rivolge a un pubblico giovane.
Sci freestyle	Dual Moguls M/F	Espansione dinamica delle competizioni di gobbe.
Slittino	Doppio femminile	Rafforza la parità di genere nello slittino, classifica separata per il doppio femminile.
Skeleton	Gara a squadre miste	Un ulteriore passo verso più eventi misti, promuove lo spirito di squadra oltre i confini di genere.
Salto con gli sci	Individuale femminile dal trampolino grande	Tappa importante per la parità di genere nel salto con gli sci.
Sci alpino	Combinata alpina a squadre M/F	Nuovo formato per la tradizionale combinata.

La strada verso Milano-Cortina: Preparativi, progressi e ostacoli

I preparativi per i Giochi Olimpici Invernali del 2026 sono un'impresa complessa che richiede imponenti progetti infrastrutturali, un'organizzazione precisa e il superamento di numerose sfide. Gli occhi del mondo non sono puntati solo sugli aspetti sportivi, ma anche sulla capacità dell'Italia di realizzare questo grande evento nei tempi previsti e nel rispetto degli obiettivi fissati.

Progetti infrastrutturali: Lo stato dell'arte

L'infrastruttura per Milano-Cortina 2026 comprende sia impianti sportivi che strutture di supporto come i villaggi olimpici e i collegamenti di trasporto.

Villaggi Olimpici:

Milano: Il villaggio olimpico sorge sull'area dell'ex scalo merci di Porta Romana e fa parte di un ambizioso progetto di riqualificazione urbana. Dopo i Giochi, con circa 1.700 posti letto, sarà trasformato in uno dei più grandi studentati d'Italia. L'investimento ammonta a circa 200 milioni di euro, sostenuto da COIMA SGR, CDP Real Asset e altri partner. Gli edifici soddisfano gli standard NZEB (Nearly Zero Energy Building) e a febbraio 2025 erano strutturalmente in gran parte completati. I costi per il villaggio di Milano sono stati rivisti al rialzo, passando dai 100 milioni di euro iniziali a 140 milioni di euro o a un costo totale di 330 milioni di euro. Queste discrepanze nei dati sui costi fanno parte di un dibattito più ampio sul finanziamento dei Giochi.
Cortina: A nord di Cortina, in località Fiames, viene costruito un villaggio temporaneo con 377 unità abitative mobili dell'azienda Crippaconcept. Questo concetto punta su sostenibilità e reversibilità: la struttura, che può ospitare circa 1.400 persone (costo circa 39 milioni di euro), sarà smantellata dopo i Giochi e le unità riutilizzate in altri luoghi.
Livigno: Un terzo villaggio è previsto a Livigno, che dopo i Giochi servirà come centro di allenamento per gli atleti italiani.
Anterselva: Qui, gli hotel esistenti saranno utilizzati come villaggio olimpico.
I diversi approcci per i villaggi olimpici – un progetto di riqualificazione urbana permanente a Milano contro una soluzione temporanea con unità mobili a Cortina – mostrano lo sforzo di creare concetti di alloggio innovativi e sostenibili. Tuttavia, la sostenibilità a lungo termine e il reale beneficio ecologico di questi modelli, in particolare per quanto riguarda i costi del ciclo di vita e il successo del riutilizzo, devono ancora essere dimostrati.
Collegamenti di trasporto e altre opere: Un piano nazionale comprende 94 progetti (50 legati ai trasporti, 44 legati allo sport) con un volume di investimenti stimato di 3,4 miliardi di euro. La società Simico S.p.A. è responsabile della pianificazione e dell'attuazione di queste misure infrastrutturali. Particolare attenzione è rivolta a estesi lavori stradali nelle Alpi, soprattutto nella valle del Cadore, una via chiave per Cortina. Qui si sono verificati notevoli ritardi che hanno suscitato critiche pubbliche. La variante di Longarone è considerata un punto particolarmente critico con "ritardi significativi" e una "mancanza di un chiaro cronoprogramma". In risposta a questi ritardi, il governo italiano ha emanato un decreto d'urgenza nel maggio 2025 per accelerare i progetti chiave. L'amministratore delegato di Simico è stato nominato commissario straordinario con poteri ampliati. Questo intervento eccezionale suggerisce possibili problemi sistemici nella pianificazione originale, nel coordinamento o nei processi burocratici. Tali procedure accelerate possono sollevare preoccupazioni riguardo alla diligenza, alla trasparenza e alla tutela dell'ambiente. Tra i nuovi progetti del decreto figurano una presa d'acqua dal fiume Boite (Cortina), un sistema di funivie (Cortina), un parcheggio sotterraneo (Livigno) e un nodo di interscambio (Castione Andevenno).

Aspetti organizzativi e sfide

Budget e costi: Il budget operativo è stato quantificato ad aprile 2025 in "circa 1,7 miliardi di euro", un aumento di 100 milioni rispetto alle stime precedenti. Questo budget, tuttavia, esclude i costi per la costruzione di impianti sportivi (ad es. pista da bob di Cortina circa 118 milioni di euro, PalaItalia Santa Giulia circa 300 milioni di euro) e grandi progetti infrastrutturali (strade, ferrovie). Il CIO contribuisce con circa 1 miliardo di dollari, mentre il governo italiano finanzia più di 1 miliardo di dollari per lo sviluppo infrastrutturale. I critici stimano i costi totali a quasi 6 miliardi di euro. La presentazione frammentata dei costi – la separazione del budget operativo dagli ingenti investimenti in impianti sportivi e infrastrutture generali – rende difficile per il pubblico comprendere i veri costi totali dei Giochi. Ciò alimenta dibattiti sul valore della spesa e sugli oneri finanziari a lungo termine.
Pressione temporale: A meno di un anno dai Giochi (a maggio 2025), la pressione per il completamento dei progetti è enorme. Simico afferma che gli impianti sportivi sono in linea con i tempi, ma ammette che alcuni progetti infrastrutturali non sportivi saranno completati solo dopo i Giochi.
Antidoping: Un corso di e-learning per atleti e allenatori è stato avviato da WADA, ITA e CIO per proteggere l'integrità dei Giochi.
Logistica: Le grandi distanze tra le sedi, in particolare tra Milano e Cortina, e i parcheggi limitati in località più piccole come Cortina richiedono un sistema di trasporto sofisticato, con un focus sui mezzi pubblici e bus navetta.

Il ruolo dei comitati organizzatori

Due attori principali sono responsabili dell'organizzazione e dello svolgimento dei Giochi:

Fondazione Milano Cortina 2026: Il comitato organizzatore principale, guidato dal presidente Giovanni Malagò (membro del CIO, presidente del CONI) e dal CEO Andrea Varnier. Il consiglio di amministrazione comprende rappresentanti dello sport e delle regioni ospitanti. La fondazione è responsabile dell'organizzazione generale, del coinvolgimento degli stakeholder e dell'attuazione dei programmi di lascito.
Simico (Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.): Una società pubblica responsabile della costruzione delle infrastrutture. Guidata dal CEO Fabio Massimo Saldini e dalla presidente Veronica Vecchi, Simico è al centro delle critiche di gruppi della società civile come "Open Olympics" per questioni di trasparenza e tempistiche dei progetti.

Riepilogo dei costi – Voci selezionate

Categoria di costo	Costi/Budget dichiarati (Euro)
Budget operativo Giochi	ca. 1,7 miliardi
Costruzione pista da bob Cortina	118 milioni (o più)
Costruzione PalaItalia Santa Giulia	ca. 300 milioni
Villaggio Olimpico Milano (Porta Romana)	140 - 330 milioni
Villaggio Olimpico Cortina (Fiames)	ca. 39 milioni
Piano infrastrutturale totale (Simico)	3,4 miliardi
Finanziamento statale infrastrutture	> 1 miliardo
Contributo del CIO	ca. 1 miliardo (dollari USA)
Stima costi totali (critici)	ca. 6 miliardi

Sostenibilità e lascito: Giochi con una visione per il futuro?

Milano-Cortina 2026 si è posta obiettivi ambiziosi in materia di sostenibilità e lascito (legacy), in linea con le riforme dell'Agenda Olimpica 2020 del CIO. Gli organizzatori sottolineano il loro impegno per la tutela dell'ambiente, la responsabilità sociale e gli impatti positivi a lungo termine sulle regioni ospitanti. I critici, tuttavia, si chiedono se questi obiettivi possano essere raggiunti, date le realtà dei grandi progetti di costruzione e le sfide specifiche dei Giochi Invernali.

Il rapporto sulla sostenibilità e gli obiettivi principali

Il primo "Sustainability, Impact and Legacy Report" è stato pubblicato nell'ottobre 2023 e delinea gli impatti ecologici e sociali, nonché gli impegni dei Giochi per l'intero loro ciclo di vita. Questo rapporto è stato redatto su base volontaria e senza una verifica esterna. Gli obiettivi principali includono misure contro il cambiamento climatico, la promozione dell'economia circolare, il rispetto dei diritti umani, la parità di genere, l'accessibilità e l'inclusione, nonché il rafforzamento dello sport come fonte di benessere e lo sviluppo locale sostenibile. Tutti i progetti correlati portano l'etichetta "Now26". Un elemento centrale è l'utilizzo dell'85% di sedi di gara esistenti o temporanee.

Iniziative ambientali

Gli organizzatori hanno annunciato una serie di iniziative ambientali:

Energia: Tutte le sedi di gara dovrebbero essere alimentate al 100% con energia rinnovabile e collegate alla rete elettrica.
Economia circolare/Rifiuti: La priorità è data a materiali riutilizzabili, noleggiati e riciclati. L'obiettivo è riciclare l'80% dei rifiuti urbani prodotti da spettatori, uffici e catering. Le eccedenze alimentari dovrebbero essere ridistribuite.
Acqua: Per la prima volta ai Giochi Invernali, l'impronta idrica sarà misurata e monitorata per minimizzare il consumo.
Trasporti: La rete ferroviaria locale dovrebbe fungere da principale mezzo di trasporto tra i cluster, integrata dalla promozione di treni, navette e carpooling. A ciò si contrappongono, tuttavia, ingenti investimenti nella costruzione di strade, il che solleva critiche sulla coerenza della strategia ambientale.

Nonostante questi piani ambiziosi, esistono notevoli preoccupazioni ambientali. I critici sottolineano l'impatto ambientale di nuove costruzioni come la pista da bob a Cortina, che ha richiesto l'abbattimento di larici, e la pressione generale sull'ecosistema alpino dovuta a nuovi impianti di risalita, bacini per l'innevamento artificiale, piste e strade – soprattutto nel contesto del cambiamento climatico e della crescente scarsità di neve a medie e basse altitudini. Si riporta che il 90% delle piste da sci in Italia viene innevato artificialmente. La discrepanza tra gli obiettivi dichiarati e gli impatti reali dei progetti di costruzione e del consumo di risorse per l'innevamento artificiale e il turismo di massa costituisce un punto centrale della critica. Il fatto che il rapporto sulla sostenibilità sia stato redatto senza una verifica esterna potrebbe inoltre minare la sua credibilità agli occhi degli osservatori scettici.

Lascito sociale e programmi

Milano-Cortina 2026 mira a lasciare un'importante eredità sociale:

Programma educativo GEN26: Ha già raggiunto circa un milione di studenti e promuove i valori olimpici/paralimpici, l'attività fisica e le competenze legate allo sport.
Olimpiade Culturale: Un programma multidisciplinare per promuovere i valori olimpici attraverso cultura, patrimonio e sport, che nel 2024 ha raggiunto oltre un milione di persone.
Italia dei Giochi: Un'iniziativa per diffondere lo spirito olimpico a livello nazionale e mobilitare oltre cinque milioni di partecipanti a eventi sportivi locali entro il 2026.
Iniziativa di approvvigionamento Impact 2026: Indirizza le opportunità economiche specificamente a imprese sociali italiane e a piccole e medie imprese (PMI), in particolare nelle regioni montane. 227 aziende sono già registrate.
Parità di genere: L'obiettivo sono i Giochi Invernali più equilibrati della storia, con il 47% di atlete donne e 50 delle 116 competizioni dedicate alle donne.
Inclusione: I Giochi Paralimpici dovrebbero fungere da motore per l'inclusione e mettere in evidenza le capacità delle persone con disabilità. L'accento è posto su strutture e alloggi accessibili.
Diritti umani: Il comitato organizzatore si impegna a rispettare i diritti umani. I critici, tuttavia, esprimono preoccupazione per la tutela dei diritti dei residenti e dei lavoratori, in particolare di fronte al sovraffollamento e ai progetti di costruzione accelerati.

Impatti economici e sviluppo urbano

I Giochi dovrebbero generare significativi impulsi economici:

Rilancio economico: Si prevede una spinta alla crescita economica regionale attraverso il turismo, la creazione di posti di lavoro e gli investimenti. L'Università Ca' Foscari prevede un impatto diretto di oltre un miliardo di euro e la creazione di circa 14.000 posti di lavoro. Uno studio dell'Università Bocconi della fase di candidatura stimava un aumento della produzione di 2,85 miliardi di euro, un valore aggiunto di 1,22 miliardi di euro e 22.170 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno grazie a investimenti, gestione e turismo. Un rapporto di Banca Ifis stima un impatto totale di 5,3 miliardi di euro (1,1 miliardi di euro di spesa di spettatori/personale, 1,2 miliardi di euro di turismo di ritorno, 3 miliardi di euro di infrastrutture).
Turismo: L'obiettivo è aumentare l'attrattiva delle regioni montane per turisti e residenti durante tutto l'anno.
Riqualificazione urbana (Milano - Porta Romana): Il progetto del Villaggio Olimpico è un elemento centrale della riqualificazione urbana di un'ex area di scalo merci. Dopo i Giochi, diventerà il più grande studentato d'Italia con circa 1.700 posti (di cui il 30% convenzionato), oltre a spazi comuni e aree verdi. Questo riutilizzo è un esempio di un lascito pianificato che va oltre i Giochi.
Preoccupazioni per la gentrificazione (Milano): La valorizzazione dell'area di Porta Romana suscita però anche timori di una gentrificazione accelerata. L'aumento del costo della vita potrebbe spingere fuori i residenti a medio e basso reddito, come osservato a Londra o Parigi dopo grandi eventi. I residenti esprimono già preoccupazione. Gli impatti socio-economici a lungo termine di tali massicci investimenti olimpici nelle aree urbane sono complessi e spesso ambivalenti.
Mercato immobiliare: Il Villaggio Olimpico dovrebbe soddisfare la domanda di alloggi per studenti, ma si teme che il numero di unità a prezzi accessibili non sia sufficiente o che gli affitti possano aumentare a lungo termine. L'intera area di Porta Romana dovrebbe includere anche 320 unità abitative a prezzi accessibili.

La distribuzione dei benefici economici tra le sedi di gara molto sparse rappresenta una sfida particolare. Mentre grandi centri come Milano e Cortina dovrebbero trarne grandi vantaggi, è necessario garantire che anche le comunità montane più piccole beneficino in modo sostenibile dei Giochi e non vivano solo un'attività temporanea, seguita da infrastrutture sottoutilizzate. L'iniziativa "Impact 2026" è un passo in questa direzione, ma la sua efficacia per uno sviluppo regionale equilibrato dovrà essere dimostrata.

Biglietti, volontari e cultura dei tifosi: Come diventare parte dei Giochi

Partecipare ai Giochi Olimpici, sia come spettatore sul posto che come mano d'aiuto dietro le quinte, è per molti un sogno a lungo coltivato. Milano-Cortina 2026 offre diverse opportunità per diventare parte di questo evento sportivo globale.

Vendita dei biglietti: Fasi, prezzi e accesso

La vendita generale dei biglietti per i Giochi Olimpici è iniziata l'8 aprile 2025. I biglietti per i Giochi Paralimpici erano già disponibili a quella data. Già nelle prime fasi di vendita, lanciate in occasione della pietra miliare "Un anno ai Giochi" a febbraio/marzo 2025, sono stati venduti oltre 660.000 biglietti.

I biglietti sono disponibili esclusivamente online tramite il portale ufficiale di Milano-Cortina 2026 (tickets.milanocortina2026.org). Insieme al "On Location Hospitality Programme", queste sono le uniche fonti ufficiali e sicure per l'acquisto dei biglietti. La vendita è al 100% virtuale; non ci sono biglietti cartacei. L'accesso agli eventi sarà possibile da dicembre 2025 tramite un'app mobile ufficiale con codici QR. Questo passaggio a biglietti puramente digitali, sebbene efficiente ed ecologico, potrebbe rappresentare un ostacolo per le persone meno avvezze alla tecnologia o che non hanno un accesso affidabile agli smartphone.

Tutti i biglietti sono nominativi, il che significa che il nome del titolare è riportato sul biglietto. Le modifiche del nome sono possibili gratuitamente tramite l'app a partire da dicembre 2025. Un acquirente può acquistare biglietti per sé e per i suoi ospiti, ma deve inserire i loro nomi prima dell'evento. Esistono limiti di acquisto: fino a un totale di 25 biglietti per account, dieci per singolo acquisto. Per eventi molto richiesti come le cerimonie di apertura e chiusura, il limite è di quattro biglietti per account.

I prezzi per le cerimonie sono i seguenti:

Cerimonia di apertura Giochi Olimpici: 260 € – 2026 €
Cerimonia di chiusura Giochi Olimpici: 950 € – 2900 €
Cerimonia di apertura Giochi Paralimpici: 100 € – 650 €
Cerimonia di chiusura Giochi Paralimpici: 150 € – 350 €

Una piattaforma ufficiale di rivendita dei biglietti dovrebbe essere disponibile a partire da dicembre 2025. Nonostante gli sforzi per un processo senza intoppi, a maggio 2025 ci sono state critiche da parte dei fan riguardo alla vendita dei biglietti, la cui natura esatta non emerge dalle informazioni disponibili. Il sito web del team statunitense indicava che i biglietti sarebbero stati disponibili da febbraio 2025.

Il programma di volontariato Team26

Il programma ufficiale di volontariato per Milano-Cortina 2026 si chiama "Team26". Offre a migliaia di persone l'opportunità di contribuire attivamente al successo dei Giochi e di vivere esperienze uniche.

I requisiti di partecipazione sono: un'età minima di 18 anni entro il 1° novembre 2025 e una conoscenza di base dell'italiano o dell'inglese. Il processo di candidatura è suddiviso in più fasi:

Candidatura online (durata circa 20-30 minuti): da settembre 2024.
Fase di selezione (colloquio/intervista): da novembre 2024.
Assegnazione del ruolo: da giugno 2025.
Formazione (e-learning e sessioni in presenza): da luglio 2025.
Ritiro di uniforme e accredito: da novembre 2025.
Impiego durante i Giochi: inverno 2026.

Le aree di impiego per i volontari sono varie e comprendono l'accoglienza degli ospiti (Hospitality), la gestione degli eventi (Event Operations), il supporto alle competizioni sportive (Sport Competitions) e i servizi linguistici (Languages). I volontari saranno impiegati in tutte le sedi di gara e nella maggior parte delle sedi ufficiali.

Il programma mira a dare un contributo significativo al successo dei Giochi, a offrire uno sguardo dietro le quinte, a creare nuovi contatti e ad acquisire competenze. Oltre alla necessità pratica di manodopera, un programma di volontariato così vasto serve anche come importante strumento per coinvolgere il pubblico e creare un'atmosfera positiva. Promuove un senso di partecipazione e co-creazione e può così generare ambasciatori per i Giochi e le regioni ospitanti.

Sotto i riflettori dell'opinione pubblica: Controversie e dibattiti critici

I Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, come molti grandi eventi di questo tipo, sono al centro di dibattiti pubblici e critiche. In particolare, i temi dei costi, dell'impatto ambientale e della trasparenza generano discussioni controverse e pongono gli organizzatori di fronte a grandi sfide.

Esplosione dei costi e trasparenza del budget

La candidatura originale prometteva sostenibilità economica con costi di circa 1,5 miliardi di euro, con un focus sull'utilizzo di impianti esistenti. Tuttavia, l'attuale budget operativo è stimato a circa 1,7 miliardi di euro, escludendo i costi per la costruzione di grandi impianti sportivi e progetti infrastrutturali. I critici stimano i costi totali a quasi 6 miliardi di euro, mentre l'organizzazione Mountain Wilderness parla addirittura di 5,72 miliardi di euro. La sola controversa pista da bob di Cortina dovrebbe costare oltre 120 milioni di euro, molto più di quanto inizialmente previsto, con alti costi di manutenzione futuri.

Un punto critico principale è la mancanza di un'unica e completa banca dati per tutti i progetti di costruzione olimpici e i relativi costi. Ciò rende difficile la trasparenza nella gestione dei fondi pubblici. Molti lavori vengono subappaltati, il che complica ulteriormente la raccolta dei dati.

Preoccupazioni ambientali e critiche alla sostenibilità

La compatibilità ambientale dei Giochi è un altro punto centrale di contesa:

Pista da bob di Cortina: È considerata un simbolo di spreco di denaro e danni ambientali. Per la sua costruzione sono stati abbattuti tra 500 e 600 (forse fino a 2.000) larici secolari. La sua necessità è fortemente messa in discussione, dato il basso numero di atleti italiani in queste discipline e le alternative disponibili (Innsbruck, St. Moritz).
Ecosistema alpino: Si teme che nuovi impianti di risalita, bacini per l'innevamento artificiale, piste e strade possano gravare ulteriormente sul fragile ecosistema alpino, soprattutto di fronte al cambiamento climatico e alla crescente scarsità di neve. Il 90% delle piste da sci italiane è innevato artificialmente.
Mancanza di valutazioni di impatto ambientale (VIA/VAS): I critici lamentano che dalla fondazione di Simico nessuna misura infrastrutturale sia stata sottoposta a VIA; questo varrebbe solo per i lavori organizzativi. Anche le misure nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono viste come un modo per aggirare le normali procedure di controllo, incluse le VIA/VAS.
Focus sulla costruzione di strade: I dati dell'iniziativa "Open Olympics 2026" mostrano che il 68% dei fondi stanziati è destinato a progetti stradali, il che promuove il traffico su gomma alimentato da combustibili fossili e contraddice gli obiettivi di sostenibilità.

L'iniziativa "Open Olympics" e il dialogo con Simico

L'iniziativa della società civile "Open Olympics 2026", una rete di oltre 20 organizzazioni, monitora la trasparenza, i costi e gli impatti dei Giochi. Pubblica rapporti, spesso basati sui dati del portale di trasparenza di Simico, e segnala discrepanze, ritardi e lacune informative.

I principali punti di contesa tra "Open Olympics" e Simico sono:

Numero di progetti e trasparenza dei finanziamenti: Le associazioni chiedono una divulgazione completa, mentre Simico fa riferimento ai piani ufficiali e dichiara che alcuni lavori non rientrano nella sua competenza.
Impatti ambientali e sulla sicurezza del lavoro: Le associazioni chiedono garanzie, Simico fa riferimento a protocolli e al rispetto dei tempi.
Interpretazione dei dati: Simico accusa le associazioni di "strumentalizzazione" e "interpretazione errata" e ha minacciato di chiudere la pagina della trasparenza se la "strumentalizzazione politica" fosse continuata. Le associazioni sottolineano di porre domande legittime nell'interesse pubblico.
Copertura mediatica: La presidente di Simico, Veronica Vecchi, e rappresentanti del governo (il ministro Salvini, il sottosegretario Morelli) hanno criticato la copertura mediatica, accusandola di alimentare un "boicottaggio ideologico" o di essere problematica.

Simico sottolinea che la costruzione degli impianti sportivi è nei tempi previsti; alcuni lavori stradali non sportivi, destinati al lascito, sarebbero tuttavia completati dopo i Giochi, come "sempre stato noto". Questa dinamica tesa tra enti ufficiali e osservatori della società civile indica un problema più profondo di fiducia e comunicazione. La semplice fornitura di dati, come attraverso il portale di trasparenza di Simico, non porta automaticamente alla fiducia del pubblico se le domande critiche vengono liquidate come "strumentalizzazione".

Impatti sociali: Gentrificazione e partecipazione dei cittadini

Gentrificazione a Milano (Porta Romana): Il progetto del Villaggio Olimpico, sebbene rigenerativo, alimenta i timori di una gentrificazione accelerata, di un aumento del costo della vita e dell'allontanamento dei residenti a basso reddito. I residenti si dicono preoccupati e in parte delusi dall'estetica dei nuovi edifici ("sembra uscito da un manuale sovietico di edilizia sociale", "Chernobyl rivitalizzata").
Partecipazione dei cittadini: Misure come le procedure accelerate del PNRR sono criticate come un'esclusione dei cittadini dai processi decisionali sui lavori pubblici. Il dialogo teso tra "Open Olympics" e gli enti ufficiali indica anche sfide per una partecipazione costruttiva dei cittadini.

L'opinione pubblica in altri paesi (ad es. i referendum di Innsbruck, del Vallese contro le candidature) mostra uno scetticismo crescente dei cittadini verso i costi e gli impatti dei mega-eventi. Il termine "lascito" (legacy) è spesso usato dagli organizzatori per giustificare progetti potenzialmente impopolari o costosi, come i lavori stradali, definiti "un lascito per i territori". Questa retorica può tuttavia servire a distogliere l'attenzione dalle preoccupazioni immediate relative ai Giochi e a spostare il focus su benefici a lungo termine, più difficili da misurare, il che potrebbe mascherare un'analisi costi-benefici meno favorevole per i Giochi stessi. Si crea uno schema in cui gli enti ufficiali assicurano che i progetti sono nei tempi previsti, mentre i gruppi critici continuano a segnalare problemi. Ciò può portare a un'opinione pubblica polarizzata e rendere difficile una valutazione oggettiva per il cittadino medio.

Eredità olimpica dell'Italia: Uno sguardo a Cortina 1956 e Torino 2006

L'Italia vanta una ricca storia olimpica che offre preziose lezioni e punti di confronto per Milano-Cortina 2026. I Giochi Invernali di Cortina d'Ampezzo 1956 e Torino 2006 hanno segnato in modo duraturo le sedi ospitanti, sebbene in modi diversi e con sfide differenti.

Cortina d'Ampezzo 1956: L'ascesa di una località di sport invernali

I VII Giochi Olimpici Invernali del 1956 furono i primi giochi su suolo italiano. Trasformarono Cortina d'Ampezzo da un piccolo villaggio di montagna, noto solo agli alpinisti, in una destinazione di sport invernali di prima classe riconosciuta a livello internazionale. La prima trasmissione in diretta dei Giochi Invernali in diversi paesi europei contribuì in modo significativo a questo aumento di reputazione.

L'eredità del 1956 comprendeva un miglioramento dei collegamenti stradali (il governo italiano investì all'epoca quasi 2 miliardi di lire, oggi circa 50 milioni di euro), impianti sportivi di prim'ordine – alcuni dei quali, come lo Stadio del Ghiaccio (oggi palazzetto del curling), saranno utilizzati anche nel 2026 – e un significativo boom turistico. La popolazione di Cortina passa da circa 6.000 a fino a 50.000 abitanti nei mesi invernali. Tra le innovazioni sportive ci furono un cronometraggio avanzato (al centesimo di secondo nello sci di fondo) e l'uso per la prima volta di cancelletti di partenza nello sci alpino.

Rispetto al 1956, quando Cortina necessitava di nuove infrastrutture per affermarsi come destinazione di punta, oggi la città è una località turistica consolidata che affronta problemi come il sovraffollamento, i prezzi immobiliari elevati e gli impatti ambientali del turismo e del cambiamento climatico. Si teme che i Giochi del 2026 mirino più ad attrarre ancora più turisti che a migliorare i servizi di base o ad affrontare i problemi esistenti.

Torino 2006: La trasformazione di una città industriale

I XX Giochi Olimpici Invernali del 2006 hanno cambiato radicalmente la percezione internazionale di Torino: da un centro industriale incentrato sull'auto (Fiat) a una metropoli sostenibile e vivace con offerte per il tempo libero e la cultura. Torino è stata pioniera nell'attuazione di una pianificazione ecologicamente, socialmente ed economicamente sostenibile per una città olimpica.

L'eredità di Torino 2006 comprende la riqualificazione urbana, zone pedonali, reti di trasporto regionali (metropolitana senza conducente, autostrade), un notevole aumento del turismo (il numero di turisti nella provincia di Torino è raddoppiato da 3 milioni nel 2000 a 6 milioni entro il 2010) e nuovi centri sportivi e di intrattenimento. I costi, tuttavia, sono controversi: il comitato organizzatore TOROC ha registrato costi organizzativi di circa 1,17 miliardi di euro a fronte di entrate di circa 974 milioni di euro. I costi totali, comprese le "grandi opere", sono stati stimati da una fonte a oltre 21,7 miliardi di euro, mentre altri parlano di 3-3,5 miliardi di euro per le spese legate all'evento o fino a 20 miliardi di euro includendo le infrastrutture più ampie. Gli investimenti infrastrutturali di circa 2,1-2,2 miliardi di euro sono stati in gran parte finanziati con fondi pubblici, il che ha comportato costi pro capite significativi per i residenti. Alcuni osservatori sostengono che il focus su Torino abbia messo in ombra l'immagine delle regioni montane, limitandone la visibilità.

Lezioni e approcci in evoluzione per Milano-Cortina 2026

Milano-Cortina 2026 cerca di imparare dalle esperienze dei Giochi passati, in particolare per quanto riguarda le costose nuove costruzioni, puntando su infrastrutture e competenze esistenti. Il modello con più sedi ospitanti è un'evoluzione significativa rispetto al focus su una sola città di Torino o alla capacità della piccola Cortina del 1956. C'è una maggiore enfasi sulla pianificazione del lascito a lungo termine fin dall'inizio (ad esempio attraverso il "Sustainability, Impact and Legacy Report"), sebbene l'efficacia e l'impegno effettivo in questo senso siano oggetto di discussione.

L'attenzione pubblica e mediatica per i costi, gli impatti ambientali e le conseguenze sociali è notevolmente aumentata rispetto al 1956 e persino al 2006. La definizione di "successo olimpico" e "lascito" è cambiata nel tempo. Mentre nel 1956 si trattava di crescita e visibilità e nel 2006 di trasformazione, Milano-Cortina 2026 sarà giudicata in base a criteri come sostenibilità, efficienza dei costi e complessi impatti socio-economici.

Le eredità positive dei precedenti Giochi in Italia creano grandi aspettative, ma anche esempi ammonitori, in particolare i costi controversi di Torino 2006. Questa "eredità storica" mette sotto pressione gli organizzatori del 2026, che devono ripetere i trionfi passati ed evitare gli errori, il tutto sotto una sorveglianza molto più stretta. Il modello geograficamente distribuito di Milano-Cortina 2026 è una novità per l'Italia. Comporta la possibilità di distribuire i benefici in modo più ampio, ma anche il rischio di diluire l'impatto concentrato dei Giochi precedenti e di creare sfide nel generare un "sentimento olimpico" unitario e un lascito equo per tutte le regioni coinvolte.

I Giochi Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026

Al termine dei Giochi Olimpici, dal 6 al 15 marzo 2026, si svolgeranno i Giochi Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. Essi costituiscono una parte integrante della festa olimpica e mettono in primo piano le prestazioni di atlete e atleti con disabilità.

Dati, sport e novità

Sono attesi circa 600 atleti in 79 eventi a medaglia. Si tratta di un aumento rispetto alle Paralimpiadi di Torino 2006, dove parteciparono 474 atleti in 58 competizioni. Il programma comprende sei sport: Para sci alpino, Para biathlon, Para sci di fondo, Para hockey su ghiaccio, Para snowboard e Curling in carrozzina. Come nuovo evento a medaglia si aggiunge il doppio misto di curling in carrozzina.

I Giochi del 2026 coincidono con il 50° anniversario dei primi Giochi Paralimpici Invernali (Örnsköldsvik 1976), il che conferisce loro un ulteriore significato simbolico. La cerimonia di apertura si terrà il 6 marzo all'Arena di Verona, mentre la cerimonia di chiusura il 15 marzo nello stadio del curling di Cortina. La scelta di queste sedi importanti e storicamente significative per le cerimonie sottolinea la crescente importanza dei Giochi Paralimpici.

Focus su inclusione e accessibilità

Le Paralimpiadi di Milano-Cortina intendono lanciare un forte segnale di inclusione e dimostrare le capacità delle persone con disabilità. Gli organizzatori, nei loro piani di lascito, sottolineano il loro impegno per l'accessibilità e l'inclusione. Ciò include la garanzia di alloggi sicuri e confortevoli, nonché di impianti sportivi accessibili per atleti e spettatori con disabilità o esigenze speciali.

Anche il motto "IT's Your Vibe" intende includere esplicitamente i Giochi Paralimpici e sottolinearne il carattere inclusivo. L'ampliamento del programma paralimpico e la messa in scena di spicco delle cerimonie indicano che le Paralimpiadi stanno diventando sempre più importanti non solo come evento sportivo, ma anche come piattaforma per promuovere l'inclusione e cambiare la percezione della disabilità. Ciò può anche rafforzare la reputazione internazionale del paese ospitante come progressista e socialmente responsabile.

Sebbene le Paralimpiadi utilizzeranno molte delle sedi olimpiche, richiedono specifici adeguamenti logistici e un orientamento diverso in termini di pubblico e atmosfera. La scelta dello storico stadio del curling di Cortina per la cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi, in contrasto con la gigantesca Arena di Verona per la chiusura olimpica, potrebbe indicare il desiderio di creare un'atmosfera più raccolta e orientata alla comunità per le Paralimpiadi, utilizzando allo stesso tempo un luogo con una tradizione olimpica.

Conclusione: L'importanza di Milano-Cortina 2026 per l'Italia e il Movimento Olimpico

I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026 sono più di un semplice grande evento sportivo. Incarnano la visione di unire il ricco patrimonio italiano con un'innovazione orientata al futuro, con l'obiettivo dichiarato di promuovere la sostenibilità e lasciare un'eredità positiva duratura. Per l'Italia, i Giochi offrono un palcoscenico per presentarsi al mondo come una nazione dinamica, capace e ospitale, fungendo al contempo da catalizzatore per lo sviluppo economico e il rafforzamento regionale.

Per il Movimento Olimpico, questi Giochi rappresentano un banco di prova cruciale per i principi dell'Agenda 2020 e della "Nuova Norma". L'organizzazione in una nazione dell'Europa occidentale con una lunga tradizione negli sport invernali, accompagnata da un'elevata attenzione pubblica e da un'osservazione critica, mostrerà fino a che punto le riforme del CIO possano effettivamente portare a una maggiore sostenibilità, a un controllo dei costi e a un'eredità positiva. Il successo o il fallimento di Milano-Cortina 2026 nel realizzare in modo convincente questi obiettivi influenzerà in modo significativo la credibilità di queste riforme e la volontà di nazioni simili di candidarsi per i Giochi in futuro.

La sfida più grande per Milano-Cortina 2026 risiede nell'equilibrio tra i legittimi obiettivi di sviluppo economico, la necessaria tutela dell'eccezionale ambiente alpino e la responsabilità sociale nei confronti delle comunità interessate. I preparativi finora mostrano che, nonostante le direttive del CIO per il pragmatismo e l'efficienza dei costi, le ambizioni nazionali e regionali, gli interessi politici e il desiderio di prestigiosi progetti di "legacy" continuano a esercitare una forte influenza. La controversia sulla pista da bob di Cortina ne è un esempio lampante. Ciò suggerisce che un'Olimpiade veramente standardizzata e sostenibile sia difficile da raggiungere e che ogni edizione rimanga una complessa negoziazione tra le linee guida del CIO e le dinamiche del paese ospitante.

In definitiva, il successo percepito e l'eredità di Milano-Cortina 2026 non dipenderanno solo dalle infrastrutture costruite e dai dati economici, ma saranno in gran parte modellati dalla narrazione prevalente. Il continuo dibattito tra le dichiarazioni ufficiali, che sottolineano i progressi e i benefici, e le voci critiche, che evidenziano problemi e controversie, mostra che la percezione pubblica, fortemente influenzata dai media e dall'impegno della società civile, giocherà un ruolo decisivo nel definire il significato storico dei Giochi. La "storia" di Milano-Cortina 2026 è ancora in fase di scrittura ed è oggetto di intense discussioni. Se i Giochi serviranno da modello per un futuro più responsabile dei mega-eventi o se rafforzeranno le preoccupazioni esistenti, si vedrà solo nei prossimi anni e decenni.